21 ottobre 2006

40 e non più di 40

La questione del contingentamento dei posti disponibili alle lezioni in aula 11 è assai articolata e contorta (come molte cose in questa università). Prima di aprire un dibattito sui perché e i percome si sia giunti a questa situazione vi riassumo brevemente le regole che sono costretto ad applicare per "regolare il traffico".

Tramite le iscrizioni via e-mail (a questo punto terminate) i 4o posti disponibili sono stati tutti "prenotati" dagli studenti di Visual (vedi "Lista degli iscritti"). Tuttavia il loro diritto al posto è valido solo se si presentano entro 15' dall'inizio della lezione (un po' come sull'Eurostar: hai la prenotazione, ma se non sei a sedere dopi 10' minuti che il treno è partito te la friggi...). A quel punto io faccio l'appello e gli eventuali posti liberi verranno assegnati tenendo comunque presente che altri eventuali studenti iscritti al 2° anno di Visual (compresi studenti stranieri Erasmus) hanno comunque la precedenza su studenti provenienti da altri corsi di laurea.

Poiché la mia lezione segue quella del prof. De Stefano e quindi l'aula al momento di iniziare sarà già tutta o in parte occupata mi troverò nella condizione di:
a) chiedere a tutti i non iscritti nella lista dei "40 eletti" di uscire
b) aspettare 15' (comunque necessari per predisporre l'aula)
c) fare l'appello
d) determinare quanti posti restano liberi
e) renderli disponibili a coloro che sono rimasti fuori ad aspettare.
f) litigare con quegli iscritti ritardatari che comunque proveranno a entrare lo stesso in aula nel corso della lezione (è interessante notare come nessuno legga il cartello "vietato l'ingresso a lezione iniziata" posto sulla porta...)

Inutile dire che trovi tutto ciò assurdo, dispendioso e anche umiliante (non solo per voi ma anche per me), ma la coperta è assai corta. Qualsiasi rimostranza nei confronti della dirigenza di Ateneo (situazione già sperimentata lo scorso anno) porta ad un'unica risposta: "O così o Pomì. Se no andatevene a Calenzano". Vi dico subito che in questo caso io sarei costretto ad abbandonare il corso. Come questa situazione si sia venuta a creare è presto detto: la segreteria del corso non è in grado di determinare con certezza il numero di iscritti e in questo modo ogni programmazione è incerta e approssimativa. Io ho posto quest'anno come condizione "sine qua non" per tenere il corso di poterlo svolgere a Firenze. Forte dell'esperienza dello scorso anno ho posto il problema della capienza dell'aula 11. L'aula mi è stata confermata, ma per determinare la sua "agibilità" in funzione del numero dei partecipanti al corso si è andati "a braccio", per le ragioni di cui sopra, sperando che non foste, tra non frequentanti e/o assenti, mai sopra il numero previsto. In effetti siete molti meno dei 90 e passa dello scorso anno, ma sempre un po' troppi (44 i presenti alla prima lezione con 6 assenti tra gli iscritti online) per le rigide regole imposte dal prof. Manselli (gestore dell'aula).

Il problema è effettivamente di difficile soluzione perché un Verbale dei Vigili del Fuoco certifica quell'aula per solo 40 persone. Il suo mancato rispetto porta quindi a (eventuali, toccate ferro) conseguenze penali. Certo, si potrebbe provare a far revisionare questo collaudo per adeguarlo alle nostre piccole esigenze (una dozzina di posti in più probabilmente basterebbe). Ma occorrebbe - perché ciò accada in tempi rapidi - un forte interessamento della Facoltà in questo senso. Ma i segnali che arrivano sono di segno assolutamente opposto.

Personalmente io non ho particolare bisogno di un'aula informatizzata, specie se i PC che contiene sono "blindati" e farci installare sopra ciò che potrebbe servire obbliga ad un altro iter burocratico piuttosto lungo e noioso. Pur essendo infatti assolutamente d'accordo sulla necessità di impedire qualsiasi controllo diretto dello studente sulla macchina (so per esperienza decennale che un PC aperto in mano a più studenti diversi è un Pc morto dopo un paio di settimane o poco più), è pur vero che esistono soluzioni hardware e software di costo contenuto che permettono una gestione più agile e immediata di queste risorse. Detto questo se ci dovessimo trasferire in un'altra aula più ampia (purché dotata di proiettore e a Firenze) per me non sarebbe un problema.

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